La vita dopo il calcio: gli ex calciatori con le professioni più strane

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Che cosa combinano alcuni tra i mitici calciatori ormai in pensione?
Ecco a voi alcuni giocatori che sono finiti chi a vivere con uno chiosco, chi è entrato in politica, e chi ha persino creato un nuovo marchio di preservativi.

La vita continua dopo il calcio, anche se si è stati un tempo professionisti di prim’ordine. E a volte le professioni degli ex calciatori possono diventare ancora più interessanti delle loro carriere calcistiche.

È vero, oggi grazie al giro d’affari del mercato del calcio la maggior parte dei giocatori ha guadagnato abbastanza soldi per dedicarsi, in pensione, soltanto a gestire la propria ricchezza. Ma fino a non molto tempo fa gli stipendi dei calciatori non erano così stratosferici da permettere di trascorrere la vita semplicemente godendosela e vedendola andare davanti.

In altre occasioni, sono le preoccupazioni di ciascuno che li porta a cercare nuovi orizzonti di lavoro. E in altri, il più complicato, è la cattiva gestione del denaro o battute d’arresto impreviste che si è conclusa con alcuni calciatori in pensione in lavori e lavori totalmente insoliti.

Ecco a voi dunque la Top 10 di ex giocatori di calcio e delle loro professioni più insolite.


10 calciatori in pensione con professioni strane

1. Sandro Guzmán, da giocatore del Boca a gestore di un chiosco

Sembra poco credibile che un calciatore professionista debba tornare poi ad avere un lavoro “normale” dopo la carriera nel mondo del calcio. Eppure, nel caso di Sandro Guzmán è stato così.

Dopo aver giocato per tre anni nella Prima Divisione argentina per il Vélez Sarsfield e per il Boca, Guzmán è stato oggetto di numerosi scoop in Argentina dove, munito di caratteristici dreadlocks, gestisce oggi un chiosco nella città di Ramos Mejía, nella Grande Buenos Aires. Dopo tre anni di lavoro nel chiosco, è tornato a giocare a pallone ancora per qualche anno, dopo di che si è dato all’agopuntura.


2. Tomas Brolin: dalla Coppa del Mondo alla vendita di aspirapolveri

I nostalgici del calcio degli anni ’90 si ricorderanno bene di Tomas Brolin, un centrocampista svedese grazie al quale la sua squadra è riuscita ad arrivare terza nella Coppa del Mondo degli Stati Uniti del 1994. Brolin ha giocato nel Parma e nel Leeds United, è stato uno dei grandi giocatori di culto sia nella Premier League che nel proprio paese, ma dopo essersi ritirato ha fondato un’importante azienda di aspirapolveri, sulla quale focalizza tutt’oggi la sua carriera di imprenditore.


3. Faustino Asprilla: il marcatore che vende preservativi

Conosciuto anche come Tino Asprilla, questo attaccante colombiano ha fatto il gran salto in Europa negli anni ’90, dove ha giocato nel Parma e nel Newcastle. Asprilla era divenuto famoso anche per la sua vita fuori dal campo, in particolare quando posò nudo per una rivista in Italia.
Quindi forse non è poi così sorprendente che nel 2016 abbia annunciato di aver raggiunto un accordo con un’azienda farmaceutica per lanciare il suo marchio di preservativi, chiamato “Tino”.


4. Darío Silva: da attaccante storico a collaboratore in pizzeria

Silva è stato uno dei leggendari attaccanti dei primi anni 2000 nella Liga spagnola, giocando per il Malaga, il Siviglia e l’Espanyol. L’anno scorso, una rete televisiva lo ha intervistato per parlare di quello che pare essere il suo nuovo lavoro, una pizzeria a Malaga.

Silva, che dopo il suo ritiro dal mondo del calcio aveva subito un incidente stradale a causa del quale gli era stata amputata la gamba, ha in seguito negato di aver lavorato come cameriere nella suddetta pizzeria, assicurando la sua era solamente una collaborazione con il proprietario. Tuttavia, ha anche detto che non avrebbe avuto problemi a rimboccarsi le maniche e mettersi a lavorare come cameriere se avesse dovuto.


5. Tim Wiese: il portiere della WWE

L’ex portiere del Werder Brema ha sempre attirato l’attenzione per il suo aspetto robusto, più simile a quello di un membro del gruppo Rammstein che a quello di un portiere. E infatti, dal 2016, dopo essersi ritirato dal mondo del pallone, Tim ha approfittato della sua faccia da brutto ceffo per partecipare a molti incontri di wrestling della WWE.


6. Romario entra in politica

Colui che per molti è stato uno dei migliori attaccanti di tutti i tempi, aveva iniziato ad interessarsi di politica già da alcuni anni, e nel 2014 è di fatto riuscito ad entrare nel Senato brasiliano, con quasi 5 milioni di voti. Tra i suoi obiettivi troviamo: iniziative che promuovono lo sport, i diritti dei disabili e la lotta alla corruzione.


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7. George Weah: un Presidente del governo Pallone d’oro

Weah, che eccelleva nel Milan negli anni ’90, è ad oggi l’unico giocatore africano ad aver vinto il Pallone d’Oro. Non solo, dopo aver lasciato la sua carriera di calciatore ha deciso di entrare in politica, fino a diventare il presidente del proprio paese: la Liberia.

Dopo aver tentato invano in diverse elezioni, e aver trovato davanti a sé molti ostacoli a causa dei problemi democratici nel paese, nel 2016 Weah ha finalmente vinto le elezioni e ha iniziato a mettere in atto il suo programma politico per modernizzare il paese.


8. David Hillier: il pompiere dell’Arsenal

Dopo aver fatto carriera nell’Arsenal negli anni ’90 e in altri club inglesi, questo centrocampista ha deciso di abbandonare il calcio e di iniziare una nuova carriera: si è unito al comando dei vigili del fuoco di Bristol perché, stando alle sue parole, “si è innamorato del lavoro che i pompieri svolgono”.


9. Philip Mulryne: dal calcio al sacerdozio

Compagno di Giggs e di Beckham in quel mitico Manchester United dell’inizio del millennio, questo irlandese del nord ha avuto una rivelazione divina che lo ha portato a lasciare la sua ragazza, una modella molto famosa, e a diventare un sacerdote. In questo momento si presenta come tale, ed è anche un frate domenicano.


10. Jonathan de Falco: noto soprattutto per il suo lavoro nel porno

Sicuramente il suo nome non ti suona molto familiare nel mondo del calcio: De Falco ha avuto una carriera alquanto irregolare in varie categorie del calcio belga. Tuttavia, ha fatto scalpore quando, nel 2010, si è ritirato dal mondo del calcio all’età di 26 anni, annunciando di essere gay: cosa che all’epoca era ancora un tabù tra i calciatori.

Dopo il suo annuncio, De Falco ha iniziato a lavorare come ballerino e in seguito come attore porno gay con il nome d’arte Stany Falcone.


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