Le canzoni sulle scommesse più famose al mondo

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Siete appassionati di betting? Ed ecco che Marathonbet ha raccolto per voi non solo le frasi famose, le citazioni e gli aforismi sulle scommesse, ma anche le canzoni sulle scommesse più famose al mondo. Interessante sarà scoprire come spesso la scommessa è usata come metafora di alcune emozioni legate al gioco. Buona lettura! A proposito, alla fine dell’articolo è prevista una sorpresa per voi!

Ace Of Spades

Ace of Spades è il quarto album dei Motörhead, pubblicato nel 1980 per la Bronze Records ed è considerato uno dei migliori album in studio della band inglese. Il disco ha raggiunto la quarta posizione nelle classifiche britanniche degli album più venduti.

L’album inizia proprio con l’omonima traccia “Ace of Spades”, considerata più di Fast and Loose, una pietra miliare della musica heavy metal e tra le più belle mai prodotte dai Motörhead, è presente anche nel notissimo film Mad Max.

Il significato di Ace of Spades? Cambia il genere, ma anche questo brano coglie il gioco delle carte come un’opportunità per tirarne fuori una metafora. “Il piacere consiste nel giocare”.

Dal testo tradotto di Ace of Spades

“Se ti piace scommettere,

eccomi sono il tuo uomo.

Se vinci o perdi, per me è lo stesso

il piacere sta nel gioco,

non fa differenza ciò che dici

non condivido la tua avarizia, 

l’unica carta che mi serve è l’asso di picche.

Giocare per la posta più alta, seguire il flusso,

per me è tutto un gioco

sette o undici,

gli occhi di serpente ti guardano

raddoppia o abbandona,

scommetti il doppio o dividi.

Asso di picche

sai che sono nato per perdere

e scommettere tanto è da folli.

Comunque mi piace giocare

non voglio vivere per sempre.

E non dimenticare il jolly

aumentando la posta iniziale,

so che devi vedere le mie carte

guardale e piangi,

Lo vedo nei tuoi occhi, da’ un’occhiata

l’unica cosa che vedrai, lo sai, sarà l’asso di picche.”

The Gambler

The Gambler è il singolo country da cui prende il nome l’album del cantautore statunitense Kenny Rogers, prodotto da Larry Butler e pubblicato dall’etichetta discografica United Artists nel 1978.

È una bellissima metafora che parla della differenza tra hold’em e fold’em, tra il sapere quando tenere le proprie carte e quando buttarle, dettaglio fondamentale per una partita di poker, ma anche nelle scelte che si fanno e non si fanno nella vita di tutti i giorni. Come diceva quello lì: “Le tue scelte sono scommesse, come quelle di chiunque altro”.

Dal testo tradotto di The Gambler

“Una mite serata d’estate,

su un treno diretto chissà dove,

incontrai un giocatore.

Eravamo troppo stanchi per dormire,

così a turno ci mettemmo a fissare

l’oscurità dal finestrino.

In preda alla noia,

lui iniziò a parlare,

mi disse: “Ragazzo mi son guadagnato da vivere

leggendo i volti della gente,

intuendo le loro carte

dai movimenti dei loro occhi”.

Quindi, se non ti offendi,

capisco  che sei messo male,

ma potrò aiutarti”.

La notte scese silenziosa

e il suo volto perse espressione.

Se vuoi giocare, ragazzo,

devi imparare a farlo bene.

Capisci quando devi restare,

quando invece mollare,

quando andartene

e quando scappare.

Non contare mai i tuoi soldi,

mentre siedi al tavolo.

Ci sarà tempo a sufficienza

alla fine del gioco.

Ogni giocatore sa che il segreto per sopravvivere

è sapere cosa scartare, cosa tenere

perché ogni mano ha un vincitore,

ed ognuna ha un perdente,

e il meglio che puoi sperare

è di morire nel sonno.

Appena finì di parlare

si voltò dal finestrino

e sprofondò nel sonno.

Da qualche parte nelle tenebre,

il giocatore ha saldato il conto,

ma nelle sue ultime parole trovai un asso da cogliere al volo.

Capisci quando devi restare,

quando invece mollare,

quando andar via

e quando scappare.

Non contare mai i tuoi soldi

mentre siedi al tavolo,

ci sarà tempo a sufficienza

alla fine del gioco”.

Luck Be A Lady

Luck Be A Lady è un brano interpretato anche da Frank Sinatra e in questo caso riportiamo l’interpretazione di Seal. Il testo più che trattare direttamente il tema delle scommesse, sembra una preghiera, anzi un invito a cena dedicata alla fortuna. Un pezzo squisitissimo!

Dal testo tradotto di Luck Be A Lady

“Ti chiamano signora Fortuna,

ma c’è spazio per il dubbio,

a volte hai un modo poco femminile per fuggire,

sei a questo appuntamento con me.

La scelta è stata esuberante

ancor prima che la serata sia finita,

potresti lasciarmi solo,

potresti dimenticare le tue buone maniere,

potresti rifiutarti di restare,

quindi la cosa migliore che posso fare è sperare.

Fortuna essere una signora stasera,

Fortuna sei stata una signora stasera con cui iniziare

Fortuna lascia un signore vedere semplicemente quanto

bella può essere una dama.

Una signora non lascia mai il suo accompagnatore,

non è giusto, non è bello,

una signora non vaga per tutta la stanza

e soffia sui dadi di qualche altro uomo.

Mantieni questa compagnia cortese,

non uscire dalla mia vista.

Una signora non va con gli sconosciuti, dovrebbe avere un cuore,

sarebbe piacevole,

rimani con me signora”.

Queen of Hearts

Queen of Hearts è una canzone tratta dall’album Northwinds di David Coverdale del 1978 e presente anche nell’album Snakebite dei Whitesnake. Altra canzone sulle scommesse, con tema le carte, in questo caso proponiamo il video degli Saxon.

L’autore sembra voler comunicare un messaggio che usa la metafora del gioco per rappresentare il suo rapporto con le donne: per lo stesso autore, puntare sulla regina di cuori non è il massimo. Dal brano sembra quasi abbia tratto in qualche modo ispirazione Piero Pelù con Regina di Cuori.

Dal testo tradotto di Queen of Hearts

“La regina di cuori

sta da sola

rifornendo tutto quello che vede…

L’alfiere nel suo angolo si inginocchia

spaventato per la sua anima,

i cavalieri si sono raccolti al suo fianco

per osservare lo svolgersi della partita.

Attento a dove cammini

potresti perdere la testa

per la regina rossa,

la regina rossa, regina di cuori

Lei è la regina rossa

La regina rossa, regina di cuori.

Come pedoni ci muoviamo e diamo la nostra vita

mentre lei protegge il suo re

La torre fa la guardia, i cancelli della torre

li custodiscono tutti al suo interno.

La battaglia infuria avanti e indietro

su tutta la scacchiera

fino a quando il re rosso prende il suo posto

la vittoria e il suo signore.

Attento a dove cammini

potresti perdere la testa

per la regina rossa.

La regina rossa, regina di cuori

Lei è la regina rossa

la regina rossa, regina di cuori.

Alice attraverso lo specchio

il cappellaio aspetta sotto

il coniglio controlla di nuovo l’orologio

il tempo passa lentamente.

La regina rossa giace nel suo letto

sognando il gioco

il gatto del Cheshire si trova in alto

sorridendo al fante.

Attento a dove cammini

potresti perdere la testa

Prendete il vostro compagno per il ballo

tutti devono giocare

il gioco del gatto col topo

nessuno si allontana.

Il tempo non ha inizio

l’incubo non si ferma mai

continuiamo a girare in tondo

finché non cala il sipario.

Il sipario cala

il sipario cala

il sipario cala

La Regina di cuori

sta da sola

rifornendo tutto quello che vede

il giocatore o è consapevole oppure

è intrappolato all’interno della rete

di astuzia e inganno.

L’alfiere nel suo angolo si inginocchia

pregando per la sua anima

i cavalieri si sono raccolti al suo fianco

per osservare lo svolgersi della partita.

Attento a dove cammini

potresti perdere la testa

per la regina rossa

La regina rossa, regina di cuori

lei è la regina rossa

la regina rossa, regina di cuori”.

That Was a Crazy Game of Poker

That Was a Crazy Game of Poker è un brano degli O.A.R. poco conosciuto in Italia, ma famosissimo all’estero. Un motivetto molto orecchiabile, ma in cui l’autore parla di una brutta partita a poker, la leggerezza della musica sembra voglia proprio comunicare che alla fin fine, il gioco è semplicemente un gioco. Da ascoltare!

Dal testo tradotto di That Was a Crazy Game of Poker

“Sono entrato nel bar ieri

perché avevo qualcosa da fare, qualcosa da dire

Johnny è entrato proprio dietro di me e non mi sono voltato

finché non ho sentito il suono dei suoi passi.

Mi son voltato e ho visto un clown

e gli ho chiesto che ci facesse in quel bar.

Mi ha guardato spaventato

e gli ho detto che mi dici della rivoluzione?

Mi ha risposto tutto bene.

Gli ho detto cosa stai guardando?

e mi ha colpito il volto

L’ho fatto uscire

Ha aperto la porta e mi ha chiesto di fare ciò per cui ero lì.

Gli ho detto che stavo girando per la road 44

e che camminavo da migliaia di anni

e che i miei piedi erano stanchi

i miei occhi pure.

Non so che fare se non ritirarmi

E lui disse allora giochiamo a poker”.

Viva Las Vegas

Viva Las Vegas è una canzone del 1963, composta da Doc Pomus e Mort Shuman e interpretata da Elvis Presley, che divenne parte della colonna sonora del film omonimo con Presley come protagonista, e incisa come b-side del singolo-cover di What’d I Say (scritta e pubblicata per la prima volta nel 1959 da Ray Charles).

Si tratta di un classico della musica, tant’è che è stato reinterpretato da tanti solisti e diversi gruppi musicali, tra cui The Blues Brothers Band, ZZ Top e Bruce Springsteen, quest’ultimo dal vivo. Il brano, dedicato al poker, ad un certo punto, esibisce questo verso che sa tanto di consiglio, ma anche di metafora dedicata agli scommettitori: “Tutto ciò che serve è un cuore forte e un nervo di acciaio”.

Dal testo tradotto di Viva Las Vegas

“La sfolgorante città accenderà la mia anima

la infiammerà

questa volta ho scelto bene quanto denaro massimo posso spendere

perciò alza ancora le puntate

Viva Las Vegas

Viva Las Vegas

Come vorrei ci fossero più di 24 ore

in una giornata

anche se ce ne fossero 40 in più, non dormirei neanche per un minuto.

Oh c’è il blackout jack, il poker e la roulette

Una fortuna vinta e persa ad ogni mano.

Tutto ciò che ti serve è un cuore forte e nervi d’acciaio.

Viva Las Vegas

E il fracasso dei giocatori sulle slot macchine

e le speranze, quando inconsapevoli, andate in rovina.

Viva Las Vegas

che muta il giorno in notte

e la notte in giorno,

se la vedrai una sola volta, non sarà più lo stesso.

Signora Fortuna lascia che i dadi restino caldi

Dammi un sette ad ogni lancio

Viva Las Vegas”

A Good Run of Bad Luck

“A Good Run of Bad Luck” è una canzone country scritta e registrata da Clint Black. Il brano è stato pubblicato nel febbraio 1994 come quarto singolo dal suo album No Time to Kill e compare anche nella colonna sonora del film Maverick (1994).

Il brano ha raggiunto la cima delle classifiche di Stati Uniti e Canada, ed è una canzone sulle scommesse con qualche sfumatura sul tema dell’amore. Il video è immerso in un’atmosfera western, ma si apre con una inquadratura dall’alto di una sala di registrazione ricoperta di carte da gioco.

Dal testo tradotto di A Good Run of Bad Luck

“Un rullo alto anche quando i chip sono in calo

per conquistarla,

avevo visto girare i tavoli.

Ha dieci anni nel modo più duro,

lo sento nelle mie ossa.

Sarà il mio giorno e non un’altra notte da solo

fino al momento di una manna

e non un minuto in più, neanche troppo presto

sono troppo in ritardo, ora sparo alla luna.

Scommetto tutto su una buona sorte di sfortuna

la fortuna è una signora

e troverò l’amore che arriva nella linea di fondo

Sono stato al tavolo e ho perso tutto prima

sono disponibile e capace, provando sempre di più

spremendo un piccolo centesimo

fino a quando non c’è nessuno appeso al mio braccio.

Ho giocato una terza volta,

un pazzo ti dirà che è un incantesimo.

Se sto scommettendo su un perdente,

avrò un diavolo da pagare

ma è l’unico gioco che conosco,

non importa comunque.

Scommetto tutto su una buona sorte di sfortuna

La fortuna è una signora

e troverò l’amore che arriva nella linea di fondo.

Losing Hand

Anche in questo caso si tratta di una canzone sulle scommesse che mescola nelle stesse parole e negli stessi sentimenti amore e gioco. La donna amata viene accusata di aver giocato in modo scorretto, il brano è stato cantato da Ray Charles e poi reinterpretato da Elton John.

Testo tradotto di Losing Hand

“Ho scommesso sul tuo amore baby

e ho perso una mano,

Ho scommesso sul tuo amore

e ho perso una mano.

Continui a cambiare atteggiamento

come la mutevole sabbia del deserto

Mentre io giocavo onestamente, tu mi ingannavi.

So che non ti importa, ma ti amo ugualmente

Pensavo di essere il tuo re, e tu la mia regina

ma mi hai usato come se fossi un tuo jolly

perché pensavo che le tue intenzioni fossero sincere.

Il modo in cui mi hai conquistato,

giuro non l’ho mai capito

ho scommesso sul tuo amore, baby,

e ho perso una mano”.

Canzoni sulle scommesse: la parodia  Scommettitori’s Karma

Cercando sul web, abbiamo scoperto che ci sono anche diverse parodie di grandi successi della musica pop e che richiamano in tono ironico lo stereotipo principale degli scommettitori, lo sfigato. In questo caso, abbiamo scelto di riportare il testo di Scommettitori’s Karma, parodia di Occidentali’s Karma.

Dal testo di Scommettitori’s Karma

“Coprire o rischiarsela, il dubbio amletico

quando ti manca solo il 2 dell’Atlético.

Col tuo computer su internet,

mettiti comodo

diretta sul portatile, lo streaming arabo,

socio onorario al gruppo del pinguino atomico.

La sfiga qui è actualité,

goal divorati,

goal annullati,

AAA CERCASI bolle da gran finale sperasi,

comunque provo, una sbaglierò.

Ci provi con due Under, già rischi all’intervallo

non sai più cosa fare.

Adesso grido un mantra e la partita cambia

il pinguino nudo balla

Scommettitori’s Karma

finalmente qui si sbanca.

Piovono reti al Bernabeu

su corpi asettici

mettiti in salvo dalla iella dei miei simili

esperti al novantesimo

persone inutili

gufi malefici.

AAA CERCASI una centella, mica milioni

qualsiasi cosa metterò

il finale già lo so.

Ci provi con due Over

non segnan manco morti

non sai più cosa fare.

Adesso grido un mantra e la partita cambia

il pinguino nudo balla

Scommettitori’s karma

finalmente qui si sbanca

Quando la sfiga si distrae

vincono gli uomini

Scommettitori’s Karma

il pinguino ti rialza e

sbancate!

Ora ti fai due over

e prendi all’intervallo

Adesso gridi e balli

hai preso agli intervalli

il pinguino nudo balla

Scommettitori’s Karma”