Juventus all-time lineup: la miglior formazione di tutti i tempi

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Ecco l’undici all time della Juventus che abbiamo selezionato.

Stilare graduatorie è impresa ardua, ancora di più nel momento in cui è necessario avere a che fare con le valide, esigenti argomentazioni del popolo dei tifosi, sempre tanto difficile da accontentare. Il periodo che stiamo vivendo però fornisce l’occasione di guardarci indietro e proseguire la nostra chiacchierata virtuale pensando alle stelle che hanno calcato il palcoscenico del grande calcio. Stavolta tocca alla Juventus, ed il gioco del giorno è mettere in campo i migliori 11 giocatori della storia bianconera. Compito non proprio semplice, se si considera che parliamo della squadra più vincente del calcio nostrano, con ben 35 titoli all’attivo, campione da otto anni di fila, protagonista in ogni decennio. Il modulo scelto è un 4-3-3 a trazione anteriore.

Portieri: l’Olimpo del calcio italiano, e non solo.

Non solamente i tifosi bianconeri, ma di certo l’intero panorama degli appassionati calcistici sarà concorde nel riconoscere che questa maglietta è stata indossata dai migliori portieri che il nostro calcio ricordi. Sono tantissimi i nomi di spessore assoluto che lungo i decenni si sono avvicendati tra i pali della compagine di Torino, da Sentimenti a Combi, da Tacconi a Peruzzi. Sul trono abbiamo voluto mettere però Dino Zoff e Gianluigi Buffon. Il primo non ha bisogno di presentazioni: campione del mondo nel 1982, vanta 11 stagioni all’ombra della Mole. Il secondo, campione del mondo del 2006, considerato da molti il miglior portiere della storia: quasi 20 anni di Juventus, cui è tornato quest’anno dopo la breve parentesi al Psg, recordman di presenze in nazionale (170) e Serie a (647).

Difesa: classe ed affidabilità.

Così come avvenuto per l’estremo difensore, anche la scelta della linea arretrata riserva tante difficoltà. Su 4 calciatori componenti il pacchetto scelto, ben 3 di questi hanno giocato insieme, creando uno dei reparti difensivi più affiatati della storia del nostro campionato, e non solo. Primo di essi, il terzino destro Claudio Gentile: 415 presenze con la Vecchia Signora, 6 scudetti ed una versatilità difensiva che spesso lo rendeva marcatore infaticabile. Dall’altro lato Antonio Cabrini, fra i primi terzini di spinta moderni, in grado di arrivare a realizzare addirittura 52 reti con questo club. Al centro, la classe senza età del compianto libero Gaetano Scirea, fra le più illustri icone del nostro calcio, esempio di tecnica ed eleganza: basti pensare che in 552 presenze ufficiali in bianconero non abbia mai ricevuto un’espulsione. A chiudere il quadro, Carlo Parola, l’indimenticato centrale protagonista del campo dal 1939 al 1954, e dell’immaginario collettivo degli appassionati con la sua storica rovesciata che ancora oggi campeggia sugli album delle figurine.

Centrocampo: qualità francese al comando.

Da veri esteti quali siamo, abbiamo deciso di disporre una formazione titolare che fosse prima di tutto in grado di obbedire alle esigenze dei calciatori più tecnici e, lo ammettiamo, forse avremmo potuto affidarci ad un maggiore equilibrio. Ma come dicono i francesi, ormai “le jeux son fait”, e quindi procediamo restando proprio oltralpe, dove troneggia il ricordo di “Le Roi” Michel Platini.
Per lui 85 reti, due scudetti, una Coppa dei campioni, una Intercontinentale e ben tre palloni d’oro nell’epoca della grande Serie A degli anni ottanta, di cui fu capocannoniere in altrettante occasioni.
Non da meno il ricordo lasciato da Zinedine Zidane, con due scudetti, una Intercontinentale, una Supercoppa italiana ed una europea, prima della clamorosa cessione al Real Madrid. A chiudere il nostro ideale trittico della mediana, la furia ceca Pavel Nedved, attuale vicepresidente della Juventus, che nella storia del club ha tracciato un solco evidente con 52 reti ed un Pallone d’oro vinto nel 2003.

Attacco: genio e storia.

Il primo nome deve essere per forza quello di Alex Del Piero, senza se e senza ma. “Pinturicchio” rappresenta la storia della Juventus, non solo per l’immensa classe con cui le ha permesso di ottenere 6 scudetti, una Champions, ed una Intercontinentale, tra i vari trofei. Ad oggi è il calciatore con maggiori presenze (705) e cannoniere all time della Juventus (290 reti): un simbolo.
All’interno del tridente d’attacco abbiamo poi deciso di inserire quello che per molti è il calciatore italiano più forte di tutti i tempi, Roberto Baggio, che con la Juve è riuscito a conquistare un campionato, una Coppa Uefa ed una Coppa Italia (raggiungendo quota 106 reti) ed un Pallone d’oro.
Chiudiamo la nostra formazione ideale con Omar Sivori, l’oriundo che tecnicamente ha saputo incantare le platee come quasi nessuno grazie al suo genio: dribbling fulminante ed imprevedibile, guizzo irridente da vero giocoliere. Con lui (nel magico trio con Charles e Boniperti) la Vecchia Signora ha ottenuto la prima stella e ha visto emergere un fuoriclasse assoluto, Pallone d’oro e autore di 170 marcature.

Un undici da sogno

Questo dunque il nostro schieramento ideale, un 4-3-3 che siamo certi avrebbe saputo imporsi anche oggi come squadra favorita nei massimi campionati europei: Buffon in porta; Gentile, Parola, Scirea e Cabrini da destra a sinistra; Platini, Nedved e Zidane a dare lustro alla mediana; Del Piero, Baggio e Sivori in avanti.
Una selezione che ha tenuto conto soprattutto della “storicità” dei protagonisti elencati, in grado di incidere come pochi sulla tradizione di questo illustre club. Sappiamo però di aver lasciato fuori alcuni nomi che meriterebbero lo stesso onore: certamente Roberto Bettega, Giampiero Boniperti, John Charles, o in epoca moderna Lilian Thuram, Giorgio Chiellini, Andrea Pirlo e ovviamente Cristiano Ronaldo. Come sempre in questi casi, nessuno ha torto o ragione. Conta dire la propria e fantasticare sulla bellezza di questo sport e dei suoi campioni eterni, in attesa che la palla torni a rotolare.