Il live bet calcio
Che cos’è il live bet calcio? È quel pianeta immaginario che in genere dura circa 90 minuti più recupero e su cui succede di tutto sui campi di calcio, sugli schermi che trasmettono le partite, nei centri scommessa, nei bar, nei club o semplicemente nella stanzetta (con tutti gli amuleti sacri) di ogni appassionato di scommesse sul calcio.
Insomma, parliamo della vecchia diretta goal, quella che insieme alla musica elettronica, agli inizi dell’Hip Hop e all’avvento della musica dance, contraddistingueva buona parte dei week end live in Italy. La domenica del totocalcio! E adesso, cos’è cambiato?
Le peripezie emotive, i sali scendi del cuore e del cervello sono rimasti gli stessi, semplicemente si sono distribuiti in modo più omogeneo tra sabato e domenica e qualche volta, addirittura nell’arco della settimana!. Ah, piccolo dettaglio: le angosce per il totocalcio sono state sostituite da quelle per le scommesse sportive e il fantacalcio.
Perché il live bet calcio attira così tanto
Diciamocela tutta, il brivido della scommessa è qualcosa che accompagna la storia dell’uomo da un po’ di anni, diciamo almeno secoli, tant’è che esiste anche una storia delle scommesse sportive.
Ma scommettere in diretta è qualcosa che trascende il vecchio concetto di totocalcio, supera la scommessa sportiva e riporta lo scommettitore alle sue radici antiche: quando ci si riuniva di persona tutti attorno ad un evento dal vivo oltre che in diretta con il semplice gusto di scommettere.
Dov’è il divertimento durante il live bet calcio? Nel patos, nell’emozione, nei cambi di umore improvvisi, che dipendono in modo direttamente proporzionale dagli esiti parziali degli eventi su cui abbiamo scommesso. Quindi vuoi l’adrenalina e vuoi il piacere di scommettere su un’intuizione tattica o psicologica, che sbucano in mente durante la diretta, ed ecco che il live bet calcio diventa uno spasso! Anche Marathonbet ti offre la possibilità di piazzare scommesse live!
Gioco consapevole durante il live bet calcio
Ed è questa la difficoltà più grande: restare consapevoli nel pieno dell’adrenalina! Se ci fate caso, osservando i calciatori, dal punto di vista spirituale ed emotivo, che cos’è che fa la differenza tra un bravo giocatore è un top player?
Di solito, un bravo giocatore si distingue o per le sue doti emotive oppure per quelle razionali; per essere più chiari, alla categoria “giocatori semplicemente bravi” appartengono due sottocategorie. La categoria dei giocatori razionali, ma incapaci di entrare in trance agonistica e la categoria dei giocatori, al contrario, emotivi, ma incapaci di restare saldi nei picchi di adrenalina che riescono a toccare.
E i top player? I top player riescono ad essere consapevoli anche nei picchi di adrenalina, quindi restano lucidi pur non rinunciando ai vantaggi che genera una trance agonistica consapevole. Non si tratta di restare distaccati emotivamente, si tratta di restare lucidi! Allo stesso modo, non si tratta di lasciarsi annebbiare dall’emotività, si tratta di viverla, consapevolizzarla e usarla.
A dire il vero, si tratta di un concetto orientale, eppure fa la differenza nel calcio che conta, quello d’Occidente. Avete presente Cristiano Ronaldo e le sue tecniche di respirazione prima di battere un calcio di rigore?
Che cos’è la consapevolezza?
A proposito di consapevolezza, ci permettiamo ancora una volta di citare indirettamente Osho, ispirandoci ad un passo tratto dal libro “Una risata vi risveglierà“, libro da leggere, anzi, da vivere. Una volta corse da lui un uomo disperato perché non sapeva come gestire i suoi improvvisi scatti di rabbia, che impaurivano la moglie e tutti quelli che gli stavano attorno. “Non riesco a controllarmi”.
Come primo consiglio, Osho non gli suggerì mica di reprimere la rabbia, ma gli rivolse un pensiero, che più o meno faceva così: “Va a casa, arrabbiati. Prendi a pugni il muro quando sei arrabbiato? Non reprimerti, ma comincia a guardarti. Comincia ad essere testimone di te stesso mentre prendi a pugni quel muro”.
Ecco, stesso consiglio potrebbe valere per gli scommettitori particolarmente appassionati del live bet calcio. Non è detto che bisogna rinunciare all’adrenalina di una scommessa live, ma per vivere al meglio l’esperienza, è bene comunque imparare ad essere testimoni di sè. È il primo passo verso il significato dell’espressione “gioco consapevole” di cui tutti parlano, ma che nessuno spiega.
Gli stereotipi dello scommettitore
Ecco, vi sembrerà strano, ma il primo passo potrebbe essere quello di cominciare a ridere di noi stessi, degli stereotipi dello scommettitore. Diventa un modo divertente per rivedersi, per vedersi allo specchio e magari… Cominciare ad essere testimoni di sé. Tu in quale ti rivedi?
I 5 stereotipi dello scommettitore
- Lo sfigato
- L’esperto
- Il tirchio
- Lo scommettitore ignorante
- Quello che guadagna con le schedine (il bugiardo)
Le 5 frasi più dette durante il live bet calcio
Dunque, dopo che hai preso consapevolezza di che tipo di scommettitore sei, possiamo tornare a quello che accade ovunque in Italia nei weekend e in alcune occasioni infrasettimanali durante la diretta sportiva! Tenetevi pronti, partiamo!
1) “Oggi si sbanca!”
“Oggi si sbanca!” “Oggi vinco!” “Oggi sento di vincere!” “Oggi mi sono svegliato fortunato…” “È un segno!” Ora, fate un bel respiro, fermatevi un attimo e fate una cosa semplicissima: chiedetevi quante volte avete detto una di queste frasi in vita vostra, magari alle 14:45 della domenica? E ora, fermatevi ancora e chiedetevi: quante volte avete sentito questa frase dai vostri amici?
È il momento in cui, a ridosso dell’inizio delle partite, il livello di ansia sale e quello della lucidità comincia a scendere, a picco! È quel momento in cui, quasi per convincere il destino di quanto sareste meritevoli, cominciate ad immaginare tutta quella serie di buoni propositi che cominciano al mattino con un semplice “Se vinco, vado in vacanza”, e arrivano all’ora di pranzo trasformati nei vari… Alle 12:30: “Se vinco, compro un regalo a mamma”, alle 13:30: “Se vinco, divido la posta con i miei perché è grazie a loro se sono così intelligente nello studio delle schedine”, alle 14:45: “Se vinco, faccio una donazione ai poverelli!”.
È pazzesco come negli attimi che precedono il fischio d’inizio, scaramanzia, buoni propositi, paura, angoscia e speranza si fondano assieme negli stessi identici momenti appunto!
2) “Lo sapevo!”
“Lo sapevo n° 1”: il turn over a sorpresa!
Passiamo ai primi minuti di gara ed ecco che puntualmente arriva il primo cattivo presagio: Sarri all’ultimo momento ha deciso di fare turn over in difesa, dove la coppia centrale sarà composta da Rugani e Demiral, tu hai i brividi! Hai scommesso su Juventus – Verona, puntando sulla combo 1 + Under 3.5.
“Lo sapevo n° 2”: il fantacalcio!
Il parziale di Juventus – Verona dopo 10 minuti è ancora sullo 0-0 e il Verona non ha ancora calciato una volta in porta: “incredibile, forse oggi si sbanca!”. Attenzione: “Bologna – Napoli 1-0! Ha segnato Rodrigo Palaciooooo!”. Dopo 3 anni di Bologna, proprio oggi ha segnato il suo 1° goal casalingo con la maglia del Bologna!
E perché? Perché lui, il tuo peggior nemico del fantacalcio, oggi ha schierato Cristiano Ronaldo! Ma Cristiano Ronaldo è rimasto in panchina perché Sarri ha fatto il turn over ed è così che il tuo peggior fantanemico si è beccato (come sempre senza merito) il + 3 de El Trenza. Tutto tranquillo, meglio lasciar perdere il fantacalcio e concentrarsi sulla schedina, tanto ho messo Over 2.5 al Napoli!
“Lo sapevo n° 3”: il secondo tempo!
E così passano i minuti e l’intervallo dopo i primi 45 minuti sembra un po’ il mezzogiorno per il sole. L’alba e le sue speranze sono lontane, ma non ancora abbastanza affinché tu possa smettere di crederci. In fondo il Napoli sta perdendo 1-0 e hai Over 2.5, la Juventus sta già vincendo 2-0 e hai l’Under 3.5, più un paio di partite ferme sullo 0-0 e per le quali hai scommesso Gol; si sbloccheranno nel secondo tempo, vedrai!
Comincia la ripresa e più passano i minuti e più il Napoli gioca male, gli 0-0 puzzano di pari e patta, l’ansia sale, diventa depressione e i “lo sapevo!” si moltiplicano a dismisura. Non si contano più! Dal minuto 75′ i centri scommessa e i bar sono uno spasso, un “Lo sapevo generale!”. “Lo sapevo!” di la, “Lo sapevo!” di qua, sei affranto, fin quando…
“Lo avevo detto”: il fischio finale!
E invece, ad un certo punto, di tanto in tanto, capita sempre la domenica in cui tutto sembra improvvisamente volgere al meglio, attenzione: per qualche minuto solo, il tempo di farti sognare e poi spezzarti il cuore quando meno te lo aspetti!
A proposito, a volte sembra quasi che alcuni calciatori di Serie A siano stati pagati da qualcuno che ti vuole così male, che ha chiesto ai vari Mertens, Dybala, Dzeko e Higuain di illuderti e farti bruciare nella delusione. Lo hai detto veramente? O l’hai solo pensato?
Fatto sta che improvvisamente il Napoli pareggia con Mertens e raddoppia ancora col belga (1-2 e Over 2.5 centratissimo!); Verona – Lecce sono ferme sull’ 1-1 (hanno fatto goal mentre esultavi e allo stesso tempo segnavi i punti subiti al fantacalcio per colpa della doppietta di Mertens); Genoa – Sassuolo 1-1 (pareggio di Kouamé al 77°, che fortuna!); la Juventus conduce sul parziale di 2-0 (raddoppio di Dybala, che avevi lasciato in panchina perché temevi il turn over!). Te ne mancano altre 4 tra Liga e Premier, ma 3 su 4 sembrano ormai in tasca. Aaaah, finalmente oggi tutto volge al meglio!
“Lo avevo detto che non dovevo giocare la mia squadra del cuore!”
Come finisce? Come vuoi che finisca! Le prendi tutte, anzi no! La Juventus al 85° segna il 3-0 ancora con Dybala (da te lasciato in panchina perché tu ti informi) e al 93° fa 4-0 con tanto di primissimo piano della Joya sullo schermo mentre si porta il pallone a casa. E la tua chiosa, puntuale, come sempre, come quella di tutti: “Lo avevo detto che non dovevo giocare la Juventus, porta male perché tifo Juventus. Quando la gioco, la sfiga arriva ai ragazzi oppure alla arriva alla mia schedina, ecco perché ho perso.”.
3) “Non scommetterò più sull’Inter” (dal 2019: Sulla Serie B!)
Anni interi a trascorrere l’asso di tempo tra le 17:00 e le 18:00 ad arrabbiarsi con l’Inter e a consolarsi ascoltando di nascosto Pazza Inter Amala e poi arriva questo qui, un certo Antonio Conte (ma non era juventino?), che fa: “Basta Pazza Inter“.
E già, per il momento, come di incanto, l’Inter ha smesso di essere la nemica numero 1 dei pronostici di Serie A oltre che di tutte le schedine del mondo. Ma un capo espiatorio vi serve, il campionato turco è troppo lontano ed è pure innocente, così non resta che urlare il nuovo alibi: “Non scommetterò più la Serie B!”. Il campionato dove la capolista può perdere in qualunque giornata e anche contro l’ultima in classifica! “È impronosticabile!”, ti arrabbi e ti consoli così!
4) “Non giocherò più i pronostici di…”
Ed eccoci qua, in media alle 18:30 circa. Quando la delusione si è placata, prosegue la fase di ricerca delle colpe! E così, ecco le prime conclusioni a temperatura tiepida del cervello, non più bollente, ma ancora abbastanza caldo per cercare alibi più che motivi.
È il momento in cui te la prendi con zio Lino per i pronostici sbagliati, oppure col sito da cui prendi le dritte o addirittura, può capitare di scivolare in un clamorosissimo “Non giocherò più i pronostici del tipo che ho conosciuto stamattina al centro scommesse!”. Ma se seguiamo il calcio 7 giorni su 7 e h24, perché ogni volta che qualcuno (uno qualunque!) ci offre le sue dritte, crediamo sia un segno? Ogni volta! Ammettiamolo: siamo studiosi, ma scaramantici!
“Io non temo la scaramanzia in sé, ma la scaramanzia in me!”
5) “Sbaglio sempre per una partita”
Dalla prossima settimana, scommetto su massimo 3 gare, anzi, su massimo 2 partite! In genere, è il tipo di conclusione che arriva qualche ora dopo lo strappo della schedina perdente e che per magia, dimentichiamo ogni weekend successivo qualche istante prima di piazzare la nostra scommessa sportiva! Infatti, questa è in assoluto la frase che ogni scommettitore ha detto di più nell’arco di una stagione sportiva: “SBAGLIO SEMPRE PER UNA PARTITA”.
Non ho mai capito se la pronunciamo per sfogo oppure per vanto, dato che nel betting, spesso, sembra faccia stile apparire sfigati, ma mai incompetenti di calcio! Lo scommettitore sfigato è di tendenza ragazzi! Sappiatelo!
Le 5 frasi più dette durante il live bet calcio
- “Oggi si sbanca!”
- “Lo sapevo!”
- “Non scommetterò più sull’Inter”
- “Non giocherò più i pronostici di…”
- “Sbaglio sempre per una partita”
Live bet calcio – 5 consigli utili
Una volta che vi sarete sbellicati dal ridere dopo esservi riconosciuti in uno o magari tutti e cinque i principali stereotipi dello scommettitore e dopo aver scoperto che le vostre frasi preferite durante il live bet calcio le dicono più o meno tutti in Italia, non vi resta da fare altro che respirare alla Cristiano Ronaldo e tuffarvi nei 5 consigli utili per il live bet calcio.
Già, come vedete, il nostro inconscio ogni domenica ci suggerisce le sue soluzioni, apriamo le orecchie, ascoltiamolo! Proviamo ad essere testimoni di noi mentre ci divertiamo e scommettiamo. Oppure, semplicemente, continuiamo a fare quello che abbiamo sempre fatto: divertirci con le peripezie emotive di una schedina giocata o vissuta in diretta…
Perché in fondo, sbagliare sempre per una partita… fa tendenza!
I 5 consigli utili per il Live Bet Calcio
- Leggere le statistiche sui parziali
- Studiare le caratteristiche delle squadre
- Definire il tipo di competizione
- Consultare classifica e risultati live
- Centrare la tua consapevolezza