Premier League, i giocatori di culto degli anni ’90.

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Eric Cantona, simbolo del calcio inglese anni 90

Gli anni ‘90 hanno rappresentato un’epoca memorabile per il calcio, dominato dalla classe di tante leggende. Per chi è nato negli anni 70 ed 80 questo ha rappresentato un momento magico, ricco di calciatori destinati ad entrare di diritto nella dimensione del mito. Era la stagione 1992-93, e la neonata Premier cominciava già a proporre tanti nomi destinati a restare impressi nei nostri ricordi. Qui presentiamo 10 stelle inarrivabili, che proprio in quel periodo hanno saputo imporre il loro talento: ecco a voi i giocatori culto della Premier League anni 90!

I tuoi miti della Premier League anni ’90

La magia del calcio di quel periodo è qualcosa di inconfondibile: al di là della facile mitizzazione di un’epoca alla quale si può essere affezionati, va detto che senza dubbio i calciatori di quel periodo non hanno nulla da invidiare alle star attuali, anzi.      
Qui ci divertiremo a considerare coloro che non sono per forza stati i migliori, ma che hanno piuttosto saputo lasciare grandi ricordi, perché speciali. Attaccanti implacabili, talenti cristallini, capitani in grado di caricare la squadra sulle proprie spalle: ecco i nostri dieci nomi!

Giocatori di culto difficili da dimenticare.

La nostra lista dunque non segue un ordine preciso, ma siamo certi potrà lasciare il segno nella memoria e nel cuore di chi ci sta leggendo.

Eric Cantona

In quegli anni Cantona fu la vera stella della Premier League, nonostante il suo talento sia spesso offuscato dal ricordo di un gesto violento ai danni di un tifoso del Crystal Palace, che gli costò una pesante squalifica.
In cinque anni l’attaccante francese ha ottenuto ben 4 Premier League, siglando oltre 80 reti tra Leeds e Manchester United. Pur essendosi ritirato a soli 30 anni è rimasto indissolubilmente legato alla storia dei red devils, anche grazie ad una spiccata personalità (basti pensare che si è anche cimentato con non poco successo nella carriera cinematografica).


Gianfranco Zola

Se Cantona è stato la scintilla, Zola ha illuminato tutti con il suo talento innato. Dopo Napoli (squadra in cui fu lanciato, raccogliendo la pesante eredità di Diego Armando Maradona) e Parma decise di provare con l’Inghilterra. Fu tra i primi italiani a compiere questa scelta (il primo in assoluto fu Andrea Silenzi), ma soprattutto fu il più importante. A dispetto delle previsioni, il piccolo sardo seppe adattarsi subito alla fisicità del calcio inglese, divenendo una figura di riferimento per i tifosi del Chelsea, che lo chiamarono “Magic Box” (“scatola magica”). Nel 2003 fu votato migliore giocatore della storia dei blues, e dopo 80 reti realizzate con la maglia londinese decise di chiudere la carriera a casa, al Cagliari.

Julian Dicks

Un grande esempio di giocatore culto di quegli anni, Dicks, può forse considerarsi agli antipodi rispetto a Zola. Non brillando certo per estro, fu invece in grado di guadagnarsi il soprannome di “The Terminator” per il tipo di gioco particolarmente duro mostrato sul campo.

🔨 Nominato 4 volte giocatore dell’anno del West Ham, onore condiviso addirittura con una leggenda del calibro di Moore. In carriera ha siglato 55 reti: non male per un difensore centrale.


Faustino Aprilla

Di questo talento colombiano si ricorda, in occasione del suo trasferimento da Parma a Newcastle, l’arrivo in Inghilterra in giacca di pelle, durante una tormenta di neve. Un personaggio a dir poco stravagante, che ai Magpies non riuscì a dare il giusto contributo nella corsa al titolo. Alla fine le sue reti in bianconero saranno 18 in due stagioni e mezzo. Tra questi pochi ricordi degni di nota spicca però la tripletta segnata in Champions League al St. James Park contro il Barcellona nel successo del Newcastle per 3 a 2, stagione 1997-98.


Tomas Brolin

Un altro trasferimento sulla rotta Parma – Premier League. Dopo una carriera piena di trofei ottenuti in Italia, lo svedese arrivò al Leeds tra le massime aspettative dei suoi tifosi. Brolin seppe anche imporsi nel gruppo di quella fantastica nazionale svedese che riuscì a piazzarsi al terzo posto di Usa94, assieme ad altri calciatori storici come Ravelli, Larsson, Andersson, Björklund e Roger Ljung.
Nonostante ciò, la sua unica stagione vissuta nel West Yorkshire fu deludente. Brolin non seppe superare i suoi problemi di sovrappeso e non recuperando la giusta forma fisica, fu gradualmente accantonato.


Temuri Ketsbaia

Centrocampista georgiano-cipriota che ha lasciato buoni ricordi al Newcastle, con cui raggiunge anche due finali di FA Cup, ed in seguito al Wolverhampton. Lo si ricorda anche per una storica esultanza eseguita all’epoca della sua esperienza con i Magpies, quando, dopo un gol segnato al Bolton, si tolse la maglia calciando con violenza sui cartelloni pubblicitari.

Vinnie Jones

Non sarebbe mai possibile stilare una lista sui giocatori più iconici della Premier degli anni ’90 senza pensare a lui, figura centrale della famosa “Crazy Gang”, ovvero quel Wimbledon che vinse la FA Cup nel 1988. Jones era capace di terrorizzare gli avversari con il solo sguardo: fu espulso ben 12 volte in carriera. Il gallese detiene poi un record ancor meno simpatico, visto che fu capace di ricevere l’espulsione più veloce della storia, appena tre secondi dopo il calcio di inizio.


Neville Southall

Portiere di culto della storia della Premier, oltre ad essere stato uno dei migliori interpreti del ruolo nel campionato inglese. Vanta oltre 700 presenze con l’Everton, club di cui è ancora oggi ricordato come una vera istituzione, avendo anche vinto 2 campionati con i “Toffees”.


Juninho Paulista

Forse tra i talenti più brillanti che abbiano calcato i campi della Premier in quegli anni, arrivò nel Teeside nel 1995, divenendo subito l’idolo indiscusso dei tifosi del Middlesbrough con la sua classe ed i suoi dribbling. Questo estroso centrocampista brasiliano vinse anche i mondiali 2002 in Giappone e Corea del Sud.

Tornerà a Middlesbrough nel 2003 consacrandosi come icona assoluta del club.


Matt Le Tissier

Ad oggi è considerato il miglior giocatore della storia del Southampton, squadra in cui ha disputato 443 partite realizzando 161 reti. La domanda in questi casi è sempre lecita: cosa avrebbe potuto ottenere se avesse accettato di giocare per un club più blasonato? Si tratta di uno di quei giocatori che hanno preferito essere leader in una dimensione non sempre abituata al vertice, pur di diventarne eterna icona. E la gloria è tanto, forse tutto, se si parla del giocatore che forse più di ogni altro merita di stare in questa lista.


I migliori giocatori degli anni ’90: ce ne sarebbero ancora tanti.

Realizzare un simile elenco è stata impresa alquanto difficile, perché sappiamo che avremmo potuto inserire molti altri nomi, e che non tutti saranno d’accordo con quelli inseriti qui.
Se pensiamo ad altri calciatori altamente simbolici nella Premier League degli anni ’90, non possiamo dimenticare nemmeno personaggi come Paul Gascoinge, RavanelliGinolaDennis WiseTore André Flo ma anche Shearer ed il suo Blackburn, o ancora Le Saux, il Leeds degli australiani Mark Viduka ed Harry Kewell, poi Robbie Fowler ed il talentuoso Steve McManaman. Insomma, come potete vedere, una lista che potrebbe essere interminabile.

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