Cosa significa giocare consapevolmente
Ne parlano tutti, ma in questo appuntamento Marathonbet Blog vuole provare a spiegare cosa significa l’espressione gioco consapevole. Prima di tutto bisogna un minimo avvicinarsi alla comprensione intellettuale e allo stesso tempo spirituale della parola “consapevolezza”.
“La consapevolezza è il sentiero giusto, non essere indulgente né rinunciatario, bensì consapevole. Qualsiasi cosa stai facendo agisci con consapevolezza: se ti muovi nelle passioni, muoviti con consapevolezza e la passione diventerà preghiera, aggiungendo una qualità totalmente diversa.
Questa qualità in Oriente è stata definita tantra. Lo stesso sesso non è più sesso, non lo è più per nulla, una volta che ti muovi nella tua passione con consapevolezza, hai modificato la qualità intrinseca, non è più solo fisico, non è più solo un rilassamento fisico, ma una totale profonda esperienza di vita, una tremenda esperienza di non-mente, una porta che si apre verso i più grandi, immensi, spazi possibili”. Osho, Ecstasy: The Forgotten Language.
Cosa significa “consapevolezza”
“Quando fluisci con gioia e beatitudine, è arrivato il momento di essere consapevole, ma le persone fanno esattamente l’opposto, quando sono felici, chi se ne importa della consapevolezza? Nello stesso modo, quando sono angosciati, iniziano sicuramente a pensare che sia arrivato il momento di essere consapevoli e uscire dall’alone dell’angoscia, ma nessuno finora è mai riuscito ad uscire dall’angoscia direttamente.”
“Con la consapevolezza dell’estasi dobbiamo uscire dall’angoscia. Se in primo luogo sei capace di essere consapevole dei tuoi momenti di gioia, la depressione e il sentirsi a terra non arriveranno. La porta per uscire è l’estasi, quindi la strada più semplice è questa:
“Sii felice e consapevole”.
“Gioisci restando consapevole”.
“Ama e sii consapevole”.
“Non mettere da parte la consapevolezza dicendoti: ‘Mi disturba, sono in una così bella estasi’.
La consapevolezza diventa quasi un fastidio, ma non lo è; forse all’inizio può sembrarlo, ma presto vedrai che porterà la tua estasi a vette più alte, e alla fine estasi e consapevolezza si intoneranno all’unisono e quei momenti depressivi, del sentirsi giù e a terra, di agonia, scompariranno”. Osho, Om Shantih Shantih Shantih: The Soundless Sound, Peace Peace Peace.
Il gioco consapevole
Dunque, provando ad interpretare le parole di Osho, cercando di lavorare non solo di intelletto, ma anche di pancia, o se vogliamo, di spirito, giocare consapevolmente cosa può significare? Non rinunciare al gioco, al brivido e al piacere che ti procura. Non restarne insensibile se ti piace, ma non attaccarti ad esso come se fosse una dipendenza.
Sii capace di guardare te stesso, di essere testimone di te stesso anche nel momento topico dell’adrenalina. La scommessa consapevole resterà un piacere, anzi, diventerà un piacere libero, non certo una dipendenza o un momento di annegamento nel flusso dei nervi.
Dunque, il primo passo verso un modo di giocare coinvolto, non distaccato, ma consapevole, potrebbe essere compiuto per mezzo di un primo passo semplicissimo. L’osservazione di se stessi da fuori. All’inizio sarà difficile guardarsi e allo stesso tempo lasciarsi coinvolgere dall’emotività e dall’entusiasmo, ma l’obiettivo è viverli pienamente, penetrarli entrambi, negli stessi istanti. E siccome, a volte, leggere e scoprire i pensieri e le visioni altrui è anche e soprattutto un modo per guardare se stessi, proviamo a leggere una serie di aforismi, frasi o citazioni che nel corso degli anni sono stati scritti attorno alla parola scommessa.
Frasi e aforismi sulla parola “scommessa”
“A volte bisogna saper perdere per sapere che si è vinto”. Katekyo Hitman Reborn
“Senza saperlo, l’uomo scommette quasi tutto il tempo della sua vita che nei dieci minuti o dieci secondi successivi non sarà fulminato”. Paul Valéry
“Pascal diceva che conviene scommettere sull’esistenza di Dio. In sintesi l’idea è che se scommettiamo sull’esistenza di Dio e Dio esiste vinciamo la scommessa con un guadagno infinito. Se dio non esiste, non perdiamo nulla e almeno abbiamo trascorso un esistenza resa più lieta dalla fede”. Gianrico Carofiglio
“La vita è un gioco d’azzardo terribilmente rischioso. Fosse una scommessa, non l’accetteresti”. Tom Stoppard
“È impossibile vincere le grandi scommesse della vita senza correre dei rischi, e le più grandi scommesse sono quelle relative alla casa e alla famiglia”. Teddy Roosevelt
“Perderai sempre il 100% dei tentativi che non fai”. Anonimo
“Non c’è scommessa più persa di quella che non giocherò”. Jovanotti
“Un uomo deve fare almeno una scommessa al giorno, altrimenti potrebbe andare in giro, essere fortunato e non saperlo mai”. Jim Jones
Frasi e aforismi sulle scommesse sportive
“Un inglese non scherza mai quando si tratta di una cosa importante come una scommessa”. Jules Verne
“Se non scommetti, non vincerai mai”. Charles Bukowski
“Un grande incremento nei costi con opinabili aumenti di prestazioni possono essere tollerati solo nei cavalli da corsa e nelle donne”. Lord William Thomson Kelvin
“Scommettere non è così distruttivo come la guerra e non è così noioso come la pornografia. Non è immorale come gli affari o suicida come guardare la televisione. E le percentuali sono migliori di quelle della religione”. Mario Puzo
“I cavalli sono più intelligenti delle persone. Non hai mai sentito parlare di un cavallo che sia rimasto al verde per aver scommesso sulle persone”. Anonimo
“Un dollaro vinto è due volte più dolce di un dollaro guadagnato”. Paul Newman
“Nessun cane può correre tanto veloce quanto i soldi che scommetti su di lui”. Bud Flanagan
“Un modo per fermare un cavallo in corsa è scommettere su di lui”. Anonimo
“Per quanto sia ridicolo che io mi aspetti tanto dalla roulette, mi sembra ancora più ridicola l’opinione corrente, da tutti accettata, che è assurdo e stupido aspettarsi qualcosa dal gioco. Perché il gioco dovrebbe essere peggiore di qualsiasi altro mezzo per far quattrini come, per esempio, del commercio? Vero è che, su cento, uno solo vince, ma a me che importa?”. Dostoevskij
“Ho scommesso oggi su un cavallo previsto 20 a 1. È arrivato alle quattro e venti.” Tommy cooper.“È da lungo tempo risaputo che un cavallo può correre più veloce di un altro – ma quale? Le differenze sono cruciali”. Robert Anson Heinlein
“Ravioli al galoppo. Nei ravioli di certe marche pare ci sia carne di cavallo. Si accettano scommesse sul raviolo che arriva primo”. Guido Sperandio
Tristan Bernard in realtà si chiamava Paul. Un giorno gli chiesero se avesse adottato il nome di Tristan in onore di una persona a lui particolarmente cara o nei confronti della quale nutrisse una particolare stima. “A dire la verità – rispose il commediografo, – ho cambiato il mio nome in segno di riconoscenza verso un cavallo, chiamato appunto Tristan, che mi ha fatto vincere una grossa somma alle corse”.
“Giocavo tra le bancarelle, tutti mi volevano in squadra con loro e scommettevano 10, 15 o 20 mila lire sulla squadra dove giocavo io. Io mica ero scemo: volevo il grano io, dovevano darmi la percentuale”. Antonio Cassano
“Con le mani sporche di allegria i bambini giocano coi sassi della via ed i vecchi invecchiano davanti alla tivù con la pipa ed uno scommettiamo in più”. VASCO ROSSI
Frasi di Bukowski sulle scommesse sportive
Il poeta nonché romanziere Bukowski ha dedicato diversi pensieri al gioco delle scommesse sportive. Alcuni spunti sono davvero interessanti. Di seguito alcune tratte dall’opera intitolata “Azzeccare i cavalli vincenti”. “Ieri all’ippodromo c’era un tipo attaccato ad un apparecchio cardiaco seduto sulla sedia a rotelle. Piazzava scommesse. Mettetelo in una casa di riposo e morirà subito”. La seguente ha i tratti dell’introspezione: “all’ippodromo scopro tante falle della mia personalità. A volte penso di essere davvero in gamba, poi vado là e mi accorgo di non avere una concentrazione continua”.
Rovistando online invece, si scopre una sua dichiarazione molto provocatoria: “Qualcuno mi ha chiesto: Bukowski, se insegnassi a un corso di scrittura cosa chiederesti loro di fare?”. Io gli ho risposto: Li manderei tutti all’ippodromo e li costringerei a scommettere cinque dollari su ogni corsa. Pensava che stessi scherzando […] Ciò che serve a quelli che vogliono diventare scrittori è essere messi in un ambiente che non possono manovrare con giochini deboli e sporchi”.
In un’opera letteraria del poeta statunitense intitolata “Storie di ordinaria follia”, appaiono addirittura due capitoli interamente dedicati alle corse sui cavalli. Uno dei due capitoli si intitola “Qualche dritta cazzuta sui cavalli”. Ne riportiamo un paio di paragrafi dedicabili a tutti gli appassionati delle scommesse sportive.
Da “Storie di ordinaria follia”
“Scommetti solo quando puoi (permetterti di) perdere. Voglio dire senza rischiare di dormire su una panchina del parco. O di saltare tre o quattro pasti. La cosa più importante che devi fare è mettere da parte i soldi dell’affitto. Evita le pressioni. Sarai più fortunato.E ricorda cosa dicono i professionisti: “Se devi perdere, fallo da vincente”. In altre parole vendi cara la pelle.
Se alla fine perderai comunque, che se ne vadano tutti a*, alla partenza punta su uno che fa l’andatura, non hai perso fino a quando non ti battono, fino a quando non ti superano. Il montepremi di solito è buono, perché la massa odia il cavallo cosiddetto “arrendevole” – un cavallo che parte come un razzo dal mucchio e riesce comunque a perdere, questo alla gente becca proprio male. Per me un arrendevole è qualsiasi cavallo che non vince una corsa”.
Riportiamo un altro paragrafo dello stesso capitolo. “Ogni perdita o guadagno non dipende dal numero di cavalli vincenti che hai azzeccato, bensì da quanti vincenti a quanto. Sono stati costruiti imperi su un quarto dell’1 per cento. Ma tornando alle dritte che vi sto passando, puoi azzeccare tre vincenti dati 6 a 5 su nove corse e chiudere in perdita, ma puoi azzeccare un vincente dato 9 a 1 e uno dato 5 a 1 e chiudere in profitto.
Questo non sempre significa che un cavallo dato 6 a 5 sia una brutta scommessa, ma se te ne intendi un poco o quasi per niente di cavalli, è meglio che concentri le tue scommesse sui cavalli dati 7 a 2 e 9 a 1. O se vuoi proprio sbizzarrirti punta su quelli dati da 11 a 19 a 1. Infatti molti dai 18/19 a 1 alla fine riescono a infilare qua e là il traguardo.
Ma in realtà nessuno può mai saperne più di tanto di corse di cavalli o di qualsiasi altra cosa. Proprio quando è convinto di intendersene è solo all’inizio. Mi ricordi di un’estate in cui vinsi 4 testoni all’Hollypark e andai a sud, a Del Mar, a bordo di un’auto nuova di zecca, spaccone, poeta, sapientone, tenevo il mondo per le * e presi una camera in un motel carino sul mare e le signorine comparivano proprio come fanno le signorine quando bevi e ridi e te ne freghi e ti girano un po’ di soldi (uno sciocco e il suo denaro sono destinati a separarsi presto).
E festeggiavo ogni sera e cambiavo donna ogni due sere, e c’era una battuta che sfoderavo sempre, la camera era proprio sul mare, e dicevo, dopo aver tanto bevuto e chiacchierato: “pupa, sono il dio degli abissi, vengo CON LA SCHIUMA DEL MARE!”.
“La morale c’è, ma devi trovartela da solo”
Con questo appuntamento, abbiamo letto frasi, citazioni e aforismi famosi letterarie e non, condivisibili e non. Alcune potrebbero offrirci spunti di domanda per dare forma allo scommettitore consapevole che vogliamo sviluppare in noi. Attenti a non fraintendersi e a non fraintendere, la consapevolezza è un traguardo o più che altro un nirvana che richiede passi e pazienza.
Come dice Terence Hill nel bellissimo film “il mio nome è nessuno”, “la morale c’è, ma devi trovartela da solo”. Ecco perché, questa volta, la battuta in chiosa, la affidiamo proprio a lui, al poeta. ”Il guaio di ogni aforisma, di ogni affermazione, è che può facilmente diventare una mezza verità, una fregnaccia, una bugia o un appassito luogo comune”. Charles Bukowski (da Cavalli, mica cavoli)