Il due maggio di quest’anno sono ricorsi i cinquecento anni dalla morte di Leonardo da Vinci, genio italiano famoso in tutto il mondo. Architetto, pittore, scultore, anatomista, botanico e progettista, è considerato un vero e proprio genio universale, eccellente in moltissimi campi scientifici e letterari, simbolo indiscusso del Rinascimento italiano ed europeo.
Come inventore, ha davvero realizzato di tutto: dal primo, rudimentale modello automobile o, come lo chiamò lui, “carro semovente“, al paracadute, dal salvagente all’anemometro; stenterete a crederci, ma Leonardo è anche colui che realizzò il primo modello di icosahedron abscissus, in italiano icosaedro troncato, un solido perfetto, uguale nella forma a un moderno pallone da calcio, che fu commissionato a Leonardo dal frate milanese Luca Pacioli. Questo frate, oltre ad essere un religioso, era anche appassionato di matematica e praticamente ossessionato dalla sezione aurea: per completare il suo trattato De divina proportione, gli servivano sessanta disegni di solidi perfetti, e uno di questi era proprio l’icosaedro troncato.Ma su che basi Leonardo progettò questi solidi?
Un’invenzione davvero fondamentale
Ai tempi di Leonardo, nel quindicesimo secolo, era in voga quello che veniva chiamato calcio fiorentino: una variante antichissima dell’odierno gioco del calcio, più simile al rugby dei giorni nostri, che si giocava con una scomodissima palla ovale divisa in spicchi. Con molta probabilità, Leonardo realizzò un modello cavo di icosaedro troncato, delimitato da 20 esagoni e 12 pentagoni, nel tentativo di inventare un pallone che potesse meglio adattarsi alle necessità dei giocatori.
Avreste mai immaginato che il pallone da calcio potesse avere origini così antiche?
La prossima volta che guardate una partita, ricordate che dietro quel pallone c’è la mente di un genio universale. Questo è il nostro modo di rendergli omaggio!