Vita da better – La giornata tipo dello scommettitore italiano

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L’illusione: il giorno prima!

È il momento più sacro della scommessa: il momento dello studio della schedina! In ufficio, nella pausa pranzo, nella ricevitoria di fiducia, nel parco cittadino o sulla tavoletta del water, non fa differenza. Anzi, fa differenza, eccome! Perché un rito scaramantico che si rispetti, deve seguire una coerenza, dall’inizio alla fine dell’avventura.

Quell’avventura che tutti i better italiani vivono almeno una volta alla settimana. Allora, prima regola: la routine! L’ordine con cui esegui le cose da fare non è importante, è fondamentale. Da inizio stagione non ha portato granché bene, ma è una regola, meglio rispettarla. Perché prima o poi darà i suoi frutti. E quindi, dopo un attento studio di classifica, palinsesto e calendario di Serie A, ti immergi nel “meraviglioso” mondo dei consigli degli altri.

E vai con la rassegna di tutti i consigli, di tutti gli amici e di tutti i parenti esperti di betting. Sono almeno una ventina. Ma domenica scorsa tuo cugino ti ha detto che con il suo nuovo metodo, ogni settimana riesce a trovare pronostici sicuri e schedine vincenti. “Questi sono quelli giusti, non sbaglio un colpo” dice.

Eppure, ti puzzano di truffa. E poi, dove sta scritto che devi fidarti delle dritte di Serie A che ti danno gli altri? Sei o non sei un italiano? E ogni italiano oltre ad essere santo, poeta e navigatore, non è anche allenatore e scommettitore esperto? Lo hai per caso dimenticato? Sei o non sei tu l’esperto numero uno dei pronostici di Serie A?

OK pronostici

Fin tanto che te lo sei chiesto altre sette volte, hai già preso appunti e scopiazzato qua e là tutti i pronostici che hai trovato online.

 

 

La ricerca dei segni: la mattina della schedina!

Oggi vinco sicuro! È incredibile come ogni giorno in cui scommetti, tu sia capace di svegliarti di buon umore. È quasi magia, la magia del betting. Ogni volta che devi scommettere, ti svegli convinto: “oggi si sbanca, oggi sicuro alla cassa!”.  Non vi chiedo quante volte avete sognato di vincere la schedina perché rischieremmo in un attimo di mettere in crisi tutto il lavoro onirico lasciatoci in eredità da Freud.

Eppure, proprio nel giorno della scommessa sportiva, appena un attimo dopo il risveglio – anche questa volta ottimista – basta qualunque cosa per gettarti nello sconforto più abissale. Qualunque minimo imprevisto, anche lo stesso semplice sbattere il mignolo del piede contro lo spigolo della porta…

Qualunque segno ti sembra un segno di malaugurio. Nel giorno del pallone sei terribilmente sensibile ai segni del malaugurio, li vedi ovunque. E sei lì pronto a scacciarli con tutta la tua ira, tutta la tua forza, tutta la tua smania di sbancare. Perché oh, non sbanchi da prima di Natale, dall’ultima doppietta di Mandzukic! Così, una dopo l’altra, ti capitano cose dal genere di cui vi sto per raccontare.

panico scommettitore

Ad esempio, proprio mentre stai scendendo di casa per andare a giocare la schedina, d’un tratto, ti ricordi di aver dimenticato il portafogli in camera da letto. Lo avevi portato con te perché ieri sera hai giocato la solita partita a calcetto, che come sempre, è finita nello stile fantozziano di scapoli vs ammogliati. E allora, siccome vai di fretta, cominci pericolosamente a perdere le staffe. Dopodiché risali le scale, torni su e mentre stai riaprendo la porta – riecheggiando con un ghigno compiaciuto il goal sotto l’incrocio segnato a Claudio la sera prima –  cosa succede? Si spezza la chiave.

Un tremore pervade ogni angolo del tuo corpo, senti improvvisamente freddo, sei sicuramente pallido. In un solo momento, non solo hai spezzato la chiave di ingresso, non solo oggi è domenica e tutti i fabbri sono a giocare la loro schedina, ma soprattutto, non puoi giocare la tua schedina vincente! Che con tanto amore hai preparato, ehm, scopiazzato il giorno prima. Sei sicuro, la schedina è sfigata.

Respiri, anzi inspiri, e piano piano ti esorti a ritrovare la lucidità perduta negli abissi delle tue paure oniriche. “Calmati e rifletti con consapevolezza!”. È più o meno questa la traduzione di ciò che in aramaico hai appena urlato in faccia al tuo riflesso nella porta d’ingresso. “Magari è un segno. Magari la combinazione dei segni vuole dirmi di non scommettere questa settimana. E se invece, volesse dirmi: conserva oggi i 3 euro che potrai investire sulla Champions martedì? E appunto, volesse dirmi: investi i tuoi 6 euro tutti sulla Champions? Come ho fatto a non pensarci prima. E io che mi ero convinto di essere stato sfortunato”.

Schiaffone sulla fronte alla Lino Banfi, ed esce di casa il dirimpettaio palestrato del pianerottolo, che tutto abbottonato fino alla punta del collo e di ognuno dei due polsi, e soprattutto, tutto sorridente ti fa: “Bella giornata oggi vero?”. Non fai in tempo a rispondergli, la bocca ti rimane appena aperta, e intanto che il tuo “Ciao” ti rimane strozzato in gola, mentre lo vedi scendere le scale in quell’insopportabile stile alla olio cuore, senti qualcosa…

Un tintinnio! Ti infili subito la mano nella tasca del cappotto e le senti, una ad una: sei monete da 50 centesimi ciascuna. “Sì! Sono loro, quelle del resto che mi ha dato il tipo del campetto ieri sera!”. In un solo attimo un nuovo orizzonte albeggia dinnanzi ai tuoi occhi. Il tuo cuore è colmo di gioia e di gratitudine. Questo sì che è un segno, puoi dirlo a gran voce!

Il pensiero ti assilla subito, si incunea nelle tue vene e immediatamente feconda il tuo cervello: posso scommettere! Ma in fondo lo hai sempre saputo che tu, nella combinazione dei segni, di credere non hai smesso mai. Già, lo dovremmo sapere: lo scommettitore italiano è un uomo di molta fede! E così, felice come una Pasqua che arriva in una domenica soleggiata e fiorita, corri subito alla ricevitoria.

scommettitore felice

Tanto, ormai, nei hai la prova tangibile e tintinnante. Stamattina avevi ragione: è la tua domenica fortunata!

 

La lotta dei codici: la scommessa!

Ed eccoci al momento più bello dell’avventura. Il brivido prima della puntata! La fierezza con cui uno scommettitore entra in un centro scommessa con almeno 3 euro in tasca è quella che contraddistingue un bambino, al momento del suo ingresso al luna park, mano nella mano con il paparino.

Tra te e la scommessa, c’è solo un grande ultimo ostacolo da sormontare, la lunga schiera di curiosoni e guardoni, che faranno di tutto per sporcare la tua giocata. E tu lo sai benissimo: mai comunicare i pronostici ad altri prima dello svolgimento delle partite! Ogni scommettitore rabbrividisce all’idea che un altro possa sbancare e lui no. Quindi dietro ogni scommettitore si nasconde un gufo, dietro ogni sua domanda una gufata! Attento.

gufo

Attraversi la schiera di gente che conosci da tempo, amici di una vita, conoscenti del campetto. Ma non ti fidi di nessuno, ci saranno altri momenti per salutarli. Così, appena entrato, abbassi immediatamente lo sguardo, e con l’aria più schiva di un Bart Simpson dalle parti di Seymor Skinner, ti avvicini con passo felpato alla cassa.

E così anche questa domenica è fatta: ti sei innamorato di nuovo! Intanto che ti sei messo in coda, anche questa volta, hai fatto finta di non leggere il cartello affisso su tutte le pareti e tutti gli angoli della ricevitoria: “Si prega la gentile clientela di trascrivere i codici palinsesto sugli appositi biglietti”. Arrivi alla cassa, e intanto è cominciato l’anticipo delle 12:30.

Fabio CaressaLa telecronaca di Caressa a tutto volume, la house music che piace alla proprietaria, le urla dei seguaci del live bet calcio, il mormorio di chi si scambia pareri – per lo più sfoghi – sulle schedine sbagliate per una partita, i vari “l’avevo detto”, che di tanto in tanto, ti senti arrivare dalle spalle, di fronte e di lato, gli occhi rapaci di chi vuole leggere la tua schedina… A mala pena riesci a decifrare le parole della cassiera che ti fa: “Non accettiamo giocate sotto dettatura”.

Il fatto che stia urlando in modo così sgraziato ti discosta finalmente dalla di lei visione angelica, il che ti aiuta a tornare immediatamente in te. Dopo una serie di “mi scusi tanto”, “non lo sapevo”, “mi aspettano a pranzo”, “è la prima volta”, riesci a convincerla. Dietro di te lo scalpitio di quelli che sono in fila, e tu una ad una, le detti le tue dritte di Serie A. “Torino – Sampdoria Gol”. Lei: “Torino – Sampdoria, mi scusi, ha detto”? E tu: “Gol”. Insomma, dopo questi lunghi, interminabili e sudatissimi sette minuti di dettato, la tua schedina è pronta.

La signorina, nel trambusto appena riesci a sentirla: “Confermo?”. Tu: “Come? Ah sì, certo, confermi!”. Taaac, la schedina è servita. Paghi e quando finisce nelle tue mani è ancora calda, come pane appena sfornato. Calda di amore, di studio e tanti, tanti sogni. Tac, ti ricordi l’altra regola: riporre la schedina subito nel portafogli, così non la perdi. Il portafogli è a casa, e la schedina la riponi nel cappotto. Ma mentre stai ricordando l’altra regola della scommessa in ricevitoria, Paolo ti strattona!

“Ehi ciao, ma non ci si vede dai tempi del liceo!”. Sistemi subito la schedina nella tasca del cappotto, nessuno dovrà sapere quello che hai giocato. Fischiettando Fabio Concato, ti giri, fingi di non aver visto Paolo né al momento dell’ingresso e né al momento dell’entrata e fai: “Paolo! Che hai giocato?”. Lui, pollo, ti elenca tutti pronostici della sua schedina ignorante. Ci ha messo tutti pronostici da quota 2.50 in poi!

Te la ridi e quando ti chiede “E tu cos’hai giocato?”. No, passavo di qui, avevo voglia di incontrare gente. “Ma come non hai giocato la schedina?”. “Sì sì, solo on line, ora devo tornare, mi aspettano a pranzo”. Baci, baci e fuggi via, fiero di essertela scampata e con in testa questa strofa: “Sapessi amore mio come mi piace giocare quando Milano dorme ancora”. “Ma la canzone dice proprio così?”. Finisci sul web a leggere il testo di “Domenica bestiale” e sei felice. Credi.

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Il brutto della diretta!

Hai pranzato e sonnecchiato a casa di Giulio. Con assoluto disinteresse hai già fatto un paio di chiamate ai fabbri della città, forse uno sarà disponibile stasera a partire dalle 18:30, ma tanto, ormai è scoccata l’ora X. L’ora della diretta! “Giulio mi passi il pc per favore”? Dirette streaming, pay tv, livescore italiano e livescore di concorrenza. Per sicurezza, apri anche la pagina del televideo. Tutto pronto, incredibile, si parte!

Ah, hai dimenticato la schedina. È il suo momento, e devi sfoderarla, al tuo fianco, in posizione precisamente parallela a quella dello schermo del televisore. La stendi per benino fino quando non ci siano più i segni delle pieghe, la baci, la guardi in tutta la sua compostezza e… Un attimo: Maccabi Haifa – Hapoel Hadera Under 2.5. Che ci fa nella mia schedina?

Nooo, la signorina ha sbagliato codice mentre dettavo! E infatti, l’ha messa al posto di Torino – Sampdoria “Gol”. Maledetto di un Paolo, chi se ne frega che non ci vediamo dai tempi del liceo. Mi ha fatto dimenticare la regola numero 3: rileggere la schedina subito dopo averla giocata, ed eventualmente, farla correggere entro 2 minuti.

disperazione scommessa

L’umore di nuovo a picco, Dante negli inferi. Così ti senti. Hai perso ogni entusiasmo e cominci ad invidiare Giulio che è lì al tuo fianco, sul suo divano a godersi l’evoluzione di scommesse sportive e fantacalcio. Sei depresso e non ti resta che offrirti di fare il dog sitter al suo posto, meglio una passeggiata al parco. Si può sbollire.

 

Il bello della diretta!

La signora dei barboncini ha rimandato il suo appuntamento dall’estetista, così dopo 60 minuti sei già di rientro a casa di Giulio. “A te come va?”. “Avevo un paio di 1 di Premier, ma entrambe sono ferme sullo 0-0″. Ancora Giulio: “E tu, come mai già di rientro?”. “La signora Antonietta si scusa per non averti avvisato, oggi i suoi barboncini resteranno a casa con lei”. Giulio: “Ok, guarda che hai lasciato la tua schedina sulla scrivania, l’ho sbirciata. Mica ti sta andando male, eh! Magari è la tua domenica fortunata!”. Ancora con questa storia.

Il decimo picco emotivo giornaliero si prepara ad impossessarsi e, apri il livescore. Ha ragione Giulio, i pronostici di Serie A li hai presi tutti. Empoli – Napoli “Gol” (1-1), “Frosinone – Parma “Gol” (2-1), “Spal – Lazio “Under 2.5” (1-0), Genoa – Inter “2 parziale / 2 finale” (0-4) e Roma – Fiorentina “Over 2.5 + Gol” (2-2). Ah, no! Torino – Sampdoria “Gol”, sono fermi sullo 0-1. Porca miseria! Ah, no, dov’è che gioca il Maccabi Haifa? E scopri che nel lontano Israele, nella terra santa, il Maccabi Haifa conduce per 1-0 sull’Hapoel Hadera.

Avevi ragione tu! L’incontro con tuo cugino, la sveltina con Claudia, il suo amore per la menta, la sveglia ispirata dal sogno premonitore, il portafogli dimenticato a casa, la chiave spezzata, i 3 euro nel portafogli, la pacca sulla spalla del dirimpettaio. Erano tutti segni, parte di uno stesso segno. Dovevi arrivare in ritardo al centro scommessa, dettare la schedina per guadagnare tempo, così la signorina, al suo primo giorno di lavoro, sbagliasse la schedina per farti vincere. Tu volevi mettere “Gol” al Torino, e la tipa ha messo “Under 2.5” al Maccabi Haifa del campionato israeliano.

Avresti sbagliato un’altra volta per una partita. E invece la Sampdoria sta vincendo con il risultato di 0-1, e mancano solo 3 minuti al fischio finale. Ti saresti innervosito da pazzi perché ti aspettavi una partita aperta, dato che entrambe erano reduci da 5 “Gol” consecutivi. E invece, il Maccabi è fermo sull’1-0 e mancano solo 15 minuti per l'”Under 2.5″ in cassaforte. Rileggi tutti i pronostici per la terza volta di fila per essere sicuro di aver letto tutto bene, e per un attimo ti sfiora l’idea di affidarti a live bet calcio. Meglio coprirsi no? No. Siamo in ballo e balliamo!

Mancano pochi minuti al triplice fischio finale. I pronostici di Serie A li hai presi tutti. In attesa che finiscano anche le partite israeliane, c’è il tempo per prepararsi una spremuta d’arancia. Da qualche settimana ha sostituito la sigaretta, durante la diretta ne fumavi il quadruplo di quelle di tutta una settimana. Così prepari la tua spremuta, per te e per Giulio. Perché è vero, quando ci si sente più ricchi, ci si sente più belli, più buoni, addirittura più green. Ah, come sei beato.

better felice

Esci dalla sala pranzo e torni nella sala della diretta. Giulio ti guarda strano e fa: “Guarda che internet non va, ho esaurito i dati. Ho Belotti al fantacalcio, ma non ho capito se ha segnato oppure no. Passami la tua password, usiamo il tethering da te”. “Subito!”. Ti connetti dal pc, ripristini la pagina israeliana, chi se ne frega della Serie A e, attenzione! Maccabi Haifa – Hapoel Hadera 1-1. “Sono ancora vivo! 1+1=2. Quindi? Quindi sono vivo, l'”Under 2.5″ è salvo. Che fortuna!”. Stai per dire “Ho fatto cassa”, quando…

Attenzione! Diretta vibra e in un attimo ti trasformi in un sasso così come Junior appena sputacchiato da Darbula in Dragon Ball. 92° minuto di gioco: rigore per l’Hapoel Hadera! Il tuo cuore comincia a battere alla stessa velocità con cui su Diretta sta lampeggiando il risultato parziale… Attenzione: rigore sbagliato! Fiù! Un attimo di paradiso, gli angeli del betting che corrono a salvarti, Eupalla dinnanzi ai tuoi occhi, luminosa e leggiadra come mai. Poi, un’altra vibrazione, l’ultima: rete di Eden Karzaev! Maccabi Haifa – Hapoel Hadera finisce 1-2! Non provi più nulla.

Ti sembra tutto ovattato. Metallica e lontana, lontanissima, ti giunge la voce di Giulio: “Ci sei? Cosa hai visto? Quanti sono questi? Mi vedi, mi senti?”. Una mano ti sta scuotendo la spalla. Claudia, Giulia, Filomena, i 3 euro, la tipa, i barboncini, Paolo, il giardino dell’Eden… Un tappeto rosso si srotola dinnanzi ai tuoi piedi, conduce ad un enorme portone infuocato su cui c’è scritto: BENVENUTI ALL’INFERNO.

Intanto che sei morto dentro, Giulio è riuscito a far partire lo streaming della domenica sportiva. Deve scoprire se c’è stato un goal allo scadere di Belotti.  Cominciano a scorrere i risultati di Serie A. Corrono in sovraimpressione uno dopo l’altro, li avevi presi tutti tranne uno. Anzi, li avevi presi tutti: Torino – Sampdoria è finita 1-1, ha segnato Nkolou.

 

La morale

Il calcio è pazzo! In effetti, tuo cugino quella domenica è andato in cassa e ti ha fatto morire due volte quando ti ha girato la sua cassa su Whatsapp. Ma poi, tuo cugino non ti ha mica detto che ha chiuso la stagione senza mai più andare in cassa.

Morale numero 1: non parlare mai di pronostici sicuri e schedine vincenti. Non ha molto senso, e di sicuro porta male!

Morale numero 2: i pronostici giocali su Marathonbet così le giocate le selezioni tu e non la signorina. Al bar vacci per incontrare gli amici, bere la spremuta o se devi andarci per giocare, scrivili tu i codici.

p.s.

Omer Hanin il rigore lo aveva sbagliato. Sulla ribattuta del portiere, Rami Gershon, il capitano del Maccabi Haifa è scivolato. Così ha dato la possibilità ad Eden Karzaev di ribattere a rete. Con quel goal, l’Hapoel Hadera a fine stagione si salverà. Durante i festeggiamenti della salvezza in piazza, un cinquantenne israeliano tifoso dell’Hapoel, troverà finalmente l’amore della sua vita.

Quindi, non chiamarli tutti segni. Piuttosto…

Morale numero 3: tu chiamale se vuoi, emozioni!