I 5 stereotipi dello scommettitore

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fantozzi sfigato

Fra le tue passioni c’è anche il betting? Negli ultimi 36 mesi non c’è stato un palinsesto di Serie A che non abbia conosciuto il terrore di essere depredato dai tuoi pronostici vincenti? Magari conosci tanti siti esperti di pronostici, e curati da tipster specializzati. Ma tu non hai bisogno di loro, semplicemente perché sei tu il numero uno del betting? Le sconfitte non ti scalfiscono, e mai ti scalfiranno. Le statistiche non influenzano le tue opinioni, mai le influenzeranno. Perché tu sei un vero scommettitore. Scopri quale però!

Bada bene, questo articolo puoi inviarlo a chi ti parla di pronostici vincenti, a chi ti stressa con le sue dritte sicure, all’amico fortunato che invidi perché sei sicuro, vince ingiustamente. All’ignorante che si traveste da tipster per dimostrarti quanto ne sa, a chi ci crede. A chi, ogni volta, nell’orecchio ti urla la fatidica frase, la più odiata da ogni scommettitore: “l’avevo detto!”.

Lo sfigato

fantozzi sfigato
Quello che sbaglia sempre per una partita! E naturalmente, nessuno si riconoscerà mai in questo prototipo. Tanto vale taggare l’amico sfigato. Ma come chi? Quello che ogni santa domenica, allo stadio, nel bar di fiducia, nel centro scommesse preferito o anche mentre sta facendo all’amore con la tipa che ha conosciuto il giorno prima, alle 17:00 in punto comincia a smadonnare.

D’un tratto, un urlo riecheggia in tutto lo stadio, tutta la città, tutto il negozio, in tutto il quartiere. Scuoterà in un istante tutti gli animi degli scommettitori fortunati, i colpevoli, i peccatori. Quelli che come te, in realtà, per la schedina saltata per l’1 dell’Inter contro il Sassuolo, non piangeranno in pubblico, ma in silenzio, nel profondo del loro cuore.

Per loro non ci sarà pace, finché non saranno le 17:15 in punto. L’ora in cui in genere si esaurisce la sbroccata dell’amico sfigato. Sbroccata che in genere consiste in una serie di frasi ed imprecazioni di questo tipo: “Che sfiga, per una partita!”, “Lo sapevo che non dovevo metterla”, “Ogni volta per una partita” e via dicendo.

Ogni domenica, i pronosticatori fortunati gioiscono nel profondo del loro intimo quando l’amico sfigato pronuncia le seguenti proverbiali parole conclusive: “Va bene, basta parolacce. Me ne faccio una ragione. Ci sono problemi più importanti come la fame nel mondo. Oppure Dybala, che al fantacalcio non mi segna da Natale e che caspita, tutte a me!”. E tu preghi che la domenica pomeriggio passi presto.

L’esperto

Al bar dello sport

Quello che le schedine le studia! O meglio ancora, quello che ci crede! E questo sarai sicuramente tu, anche se sappiamo entrambi che non è vero. In ogni caso, ognuno di noi conosce almeno uno scommettitore che le schedine le studia sul serio. Giornali, riviste, software di calcolo statistico, i precedenti di Data Opta, il blog di Marathonbet, legge tutto! E ogni volta che può.

Al bar, in ufficio, in metro, sul water, e addirittura al Televideo! I risultati delle ultime 5 partite, quante volte il Barcellona ha fatto Over negli ultimi 10 turni, da quando non segna Messi, da quando manca la X al Tombolato. Sa tutto. Lui vince con le schedine studiate? Questo non lo saprà mai nessuno.

Ogni santa volta che glielo chiedi, lui ricomincia con i suoi ritornelli: “il Siviglia è reduce da 4 Under 2.5 di fila, la vittoria della Lazio a Torino manca dal 1991…”. Tu lo guardi, lo fissi, non capisci, e intanto la tua mente vola, vaga negli infiniti iperbolici, rasenta i punti più astrusi della galassia, finché, intanto che lui continua a snocciolare statistiche – che per te sono ormai lontanissimi echi numerici appena percettibili – non ti chiedi: “ma poi, dov’è sto Tombolato?”.

Il tirchio

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Quello che gioca 3 euro per vincerne 33! Qui non si tratta certo di singole, doppie o multiple. Qui si tratta di approccio trapattoniano al betting. Hai presente il brivido di giocare 3 euro sognando di vincere il week end di fine inverno? Lui non cede a questi sogni. 
Te lo vedi lì, nascosto nella penombra del centro scommesse meno affollato della città. E lo vedi lì, schivo verso tutti, ma esultante in volto. Lo scopri mentre digrigna i denti, alza un pugno al cielo in gesto esultante, e a voce sommessa, gode. Gli leggi il labiale: “Sì, la Lazio non ha perso, 1X a 1.09 centrato!”.

E allora, che fai? Con passo felpato e sguardo indifferente, ti avvicini piano piano a lui, fischietti come fa Wile E. Coyote con Beep Beep, e di sbieco lo spii mentre, stringendo tra le mani la schedina, vibra eccitato di fronte alla possibilità di vincere 33 EURO! In quel momento dovresti bruciare nell’invidia. E invece, un’infinita tristezza avvolge il tuo spirito avventuriero e nella tua mente balena solo e soltanto una domanda: “Perché?”. Intanto, lui, il tirchio, ha già pronta l’altra bolletta, e mica punta solo sui pronostici di Serie A? 10 euro su 1X della Juventus (1.05), Under 5.5 dell’Atletico Madrid (1.04), 1X del Real Madrid (1.03), Segna Casa Barcellona (0.02), 1X Napoli, 1X Palermo e così via…

Lui è un vincente? Non lo saprai mai perché il suo biglietto ha così tante partite che non finisce mai. E tu non finisci mai di leggerlo. Sai solo che all’aumentare del numero degli eventi, il rischio di sbagliare aumenta. E lui di eventi ne gioca proprio tanti, troppi. Eppure di una cosa sei convinto: lui sarebbe un uomo triste anche se con 20 euro in più. Tu sei un uomo felice con 3 euro in meno.

La tua multipla a moltiplicatore 300, ti ha fatto sentire ricco per 90 minuti, e non fa niente, se in realtà, per soli 25 giri di lancetta. Quel giorno ti sei sentito una Pasqua quando Ciciretti ha segnato allo Stadium. Del resto, tu lo avevi detto che la Vecchia Signora avrebbe sofferto, e che per Juventus – Benevento si poteva rischiare l’X2.  Sì il betting è tutto qui e l’1 a 1.15 di Juventus – Benevento era solo da sfigato tirchio. Hai detto quando lui ha vinto.

Lo scommettitore ignorante

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Lo Zaccardo dei pronostici! Avete presente quando su Wikipedia leggete Cristian Zaccardo e Marco Amelia Campione del Mondo? Reagiamo tutti alla stessa maniera. Prima ridiamo a crepapelle, poi ci ricordiamo che l’autorete di Zaccardo è coinciso con l’unico goal su azione subito dall’Italia nel Mondiale del 2006, dopodiché ci chiediamo che cos’è che Zaccardo e Amelia hanno fatto per meritarsi questo titolo.

Bene, è la stessa reazione che abbiamo ogni volta che su Whatsapp ci arriva la schedina vincente dello Zaccardo del betting. L’unico della comitiva che non capisce niente di calcio, che al fantacalcio gioca solo per stare in compagnia, e poi si ritrova i Piatek in rosa. Quello che gioca la schedina solo se se ne ricorda, o semplicemente, se ha voglia di passare una domenica diversa seguendo il live delle partite.

Raramente le segue da casa, si annoierebbe, il calcio non gli piace, dice che non fa per lui. Magari segue le partite dal bar o dal centro scommessa di fiducia dei suoi amici. Tu la mattina hai provato addirittura compassione per lui, mentre a quella da te adoratissima signorina suggeriva una multipla nonsense destinata indubbiamente al cestino.

Lo hai sentito con le tue orecchie mentre con l’ingenuità tipica dello sprovveduto, gridava: Empoli – Milan X, Athletic Bilbao – Barcellona Under 2.5, Celta Vigo – Atletico Madrid 1, Real Madrid – Levante 2, Chelsea – City 1, magari soltanto perché gli è simpatico Maurizio Sarri e Guardiola gli sembra superbo. Hai riso, confessalo. Ti sei sentito fortunato di non essere ignorante come lui! E poi, in una fredda domenica sera, piatta, ma serena come le altre, senti lo smartphone vibrare. “Sarà la solita polemica tra juventini e interisti del gruppo del calcetto”, hai pensato. E invece, sbam! Ti arriva la schedina vincente del tuo amico più ignorante di tutti a dirti che: il betting è solo un gioco. Divertiti!

p.s.
Che fine ha fatto Cristian Zaccardo? Dopo il Milan, Carpi, Vicenza, Hamrun Spartans e dulcis in fundo, il Tre Fiori. Non certo la fine di Parola, colui che nel film Al Bar dello Sport, è il prototipo per eccellenza dello scommettitore ignorante.

Quello che guadagna con le schedine (il bugiardo)

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Lo Special One del betting! Ed eccolo qua il genio della compagnia. Lui non è presente nel solito gruppo dei 4 amici al Bar dello Sport. Lui è diverso. Lui è la minoranza, dice. Lui è l’eccezione che conferma la regola. Noi, comuni mortali che sbagliamo le schedine ogni week end, siamo la regola, lui l’ECCEZIONE.

Perché lui gioca il giusto e vince il giusto. Lui ha trovato il metodo vincente. Lui punta solo su schedine vincenti. Solo singole o raddoppi, al massimo triple, ma solo quando la moglie è stata cordiale la notte prima. Ebbene sì, c’è chi può e chi non può, lui può. Sarà, fatto sta che nessuno di noi ha mai avuto il piacere di veder riscuotere dalla cassa colui che guadagna con le schedine. Dice di guadagnarci, ma ogni volta che ci giochi insieme, perde. I soliti sospetti!

Ti dirà che il sistemone è fatto così. Capita di sbagliarlo, è l’eccezione che conferma la regola. E la regola qual è? Che lui in realtà il sistema lo sbaglia più o meno ogni settimana, che quasi quasi, è meglio che la tua quota settimanale la punti sul sistemone di tuo zio (tutti abbiamo uno zio che vuole convincerci a puntare al suo sistemone!) e che lo Special One delle Schedine, in realtà, è un pirla.